TORNIAMO A VOLARE

TORNIAMO A VOLARE.
Siamo pronti per tornare a volare, o almeno ci vogliamo provare, ci dobbiamo provare.
Siamo fuori allenamento, non era mai successo per così tanto tempo, tutti insieme poi.
Titubanti, spaventati, come passeri allo spiccare del primo volo.
Non ci siamo più allenati perché abbiamo sofferto, stiamo ancora soffrendo per i tanti fratelli che ci hanno lasciato senza aver avuto la possibilità di salutarli e ringraziarli per l'ultima volta, per l'ultima carezza, l'ultimo abbraccio.
La paura di riprendere il volo è giustificata dalle ossa rotte, dagli animi sconsolati e dalla visione di un futuro che è ancora incerto ed imprevedibile.
Eravamo abituati a volare insieme, con lo sguardo vigile e attento dei piloti esperti, più saggi, di chi ha percorso nella vita tragitti incredibili.
Ora, senza la loro presenza, ci sentiamo un po' più soli, abbiamo sulle spalle una grande responsabilità: non saremo più passeggeri ma piloti e guide.
Coloro che fino a ieri ci hanno accompagnato, non erano degli sprovveduti, hanno lasciato un libretto di istruzioni completo, semplice, chiaro, non possiamo sbagliarci. Dice:
"Bisogna spiccare il volo senza paura, senza guardare troppo in basso e indietro, senza la presunzione di voler arrivare prima degli altri ma di seguire ed accompagnare chi è in difficoltà; puntare verso destinazioni ambiziose che non sono così facili da raggiungere perché ci vuole tanto coraggio, tanta fatica, sudore, umiltà, pazienza, ma soprattutto fede.
Si fede, perché il carburante che alimenta e da vita al motore, non viene da noi, ma solo da DIO".
Si, questa è la principale avvertenza che troveremo scritta nel libretto di istruzioni che ci hanno lasciato, insieme all'invito di una corretta e minuziosa manutenzione del mezzo, nell'officina più adatta, che è la Chiesa di Cristo.
Avanti senza paura quindi, i maestri dovranno essere fieri dei loro allievi. Forza, TORNIAMO A VOLARE, per raggiungere come loro il punto più alto nell'infinito ed eterno universo.
Giovanni.