Indulgenze plenarie e Confessioni durante emergenza coronavirus

Ecco le disposizioni per l'indulgenza plenaria e le confessioni in questo particolare periodo

Normativa concreta

per le Indulgenze plenarie e per la Confessione

 

La Penitenzieria Apostolica concede l’Indulgenza plenaria ai fedeli affetti da Coronavirus, sottoposti a regime di quarantena per disposizione dell’autorità sanitaria negli ospedali o nelle proprie abitazioni se, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato,

si uniranno spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione

 

§    alla celebrazione della Santa Messa,

§    alla recita del Santo Rosario,

§    alla pia pratica della Via Crucis o ad altre forme di devozione,

§    se almeno reciteranno il Credo, il Padre Nostro e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria (Ave Maria …, Salve Regina …, Sotto la tua protezione …, o simili), offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli, con la volontà di adempiere le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sarà loro possibile.

 

Gli operatori sanitari, i familiari e quanti, sull’esempio del Buon Samaritano, esponendosi al rischio di contagio, assistono con carità i malati di Coronavirus otterranno il medesimo dono dell’Indulgenza plenaria alle stesse condizioni.

 

La Penitenzieria Apostolica, inoltre, concede volentieri alle medesime condizioni l’Indulgenza plenaria in occasione dell’attuale epidemia mondiale, anche a quei fedeli che offrano

 

§    la visita al Santissimo Sacramento

§    l’adorazione eucaristica

§    la lettura delle Sacre Scritture per almeno mezz’ora

§    la recita del Santo Rosario

§    il pio esercizio della Via Crucis

§    la recita della Coroncina della Divina Misericordia

 

per implorare da Dio Onnipotente la cessazione dell’epidemia, il sollievo per coloro che ne sono afflitti e la salvezza eterna di quanti il Signore ha chiamato a sé.

 

La Chiesa prega per chi si trovasse nell’impossibilità di ricevere il sacramento dell’Unzione degli infermi e del Viatico, affidando alla Misericordia divina tutti e ciascuno in forza della comunione dei santi e concede al fedele l’Indulgenza plenaria in punto di morte, purché sia debitamente disposto e abbia recitato abitualmente durante la vita qualche preghiera (in questo caso la Chiesa supplisce alle tre solite condizioni richieste). Per il conseguimento di tale indulgenza è raccomandabile l’uso del crocifisso o della croce.

 

V   V   V

 

Laddove i singoli fedeli si trovassero nella dolorosa impossibilità di ricevere l’assoluzione sacramentale della Confessione, si ricorda che la contrizione perfetta, proveniente dall’amore di Dio amato sopra ogni cosa, espressa da una sincera richiesta di perdono (la preghiera Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati …, Confesso a Dio Onnipotente …, o comunque quella che al momento il penitente è in grado di esprimere) e accompagnata dalla ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale, ottiene il perdono dei peccati, anche mortali.

 

 

N. B. Spetta al Vescovo diocesano determinare, nel territorio della propria circoscrizione ecclesiastica e relativamente al livello di contagio pandemico, i casi di grave necessità nei quali sia lecito impartire l’assoluzione collettiva: ad esempio all’ingresso dei reparti ospedalieri, ove si trovino ricoverati i fedeli contagiati in pericolo di morte, adoperando nei limiti del possibile e con le opportune precauzioni i mezzi di amplificazione della voce, perché l’assoluzione sia udita.

 

Per il tuo nome, Signore,

perdona il mio peccato anche se grande

 

Salmo 24, 11.



Ecco in allegato i documenti ufficiali emanati dalla Penitenzieria Apostolica

Decreto indulgenze per covid

decreto-indulgenze-per-covid.pdf

Decreto confessione per covid

decreto-confessione-per-covid.pdf

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